“L’OTTAVA MERAVIGLIA”


In questo pomeriggio di un sabato di luglio, respirare sembra impossibile, fa un caldo incredibile. L’aria bollente che entra dalla finestra rende questo letto una “graticola”! sarò un bagno di sudore?! Sento le gocce scorrere sulla fronte come fossero acqua corrente! Mi giro. I miei occhi si socchiudono. Una piccola donna è distesa su un fianco, dorme accanto a me, di schiena.
Piccoli fili d’oro sparsi a raggera sulle lenzuola, piccole spalle, piccolo sederino, piccoli piedi. Un respiro profondo e stanco di divertimenti. Si muove si gira, apre gli occhi, stupendi, mi guarda e sorride. Accenna un “papà”.
Poi allunga una minuscola mano. Cerca il mio naso, la mia barba, il mio orecchio. Sorride. Si accoccola addosso a me e riprende il sonno.
In un secondo la mia mente riassume gli anni passati ed immagina quelli futuri. Realizza che prima di Lei non avevo mai vissuto e senza di Lei non potrei vivere. La mente continua a viaggiare e va oltre, oltre.
Mi rivolgo a Dio, lo prego affinché io possa darle sempre serenità e tanto amore. Poi penso a me. Egoisticamente. Penso che un giorno, chissà quando, dovrò chiudere gli occhi per sempre. Penso che accetterò quel momento, se Lui mi vorrà con Lui, ad una sola condizione. L’ultima cosa che dovrò vedere sarà "l’ottava meraviglia". Lentamente una lacrima esce dai miei occhi perdendosi tra i capelli bagnati. Che caldo che fa oggi, amore mio!